Asti

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    Asti

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    « ... Ed Asti repubblicana. Fiera di strage gotica e de l'ira
    di Federico, dal sonante fiume ella, o Piemonte, ti donava
    il carme novo d'Alfieri. »
    (da Piemonte, Giosuè Carducci)

    Asti (Ast in piemontese) è un comune italiano di 75.289 abitanti, capoluogo della provincia omonima in Piemonte. È il quarto comune della regione per numero di abitanti e il sesto per superficie. "Municipium" romano noto con il nome di Hasta Pompeia o semplicemente Hasta, fu sede del ducato di Asti, ducato longobardo della Neustria. Libero comune nel Medioevo, con diritto di "battere moneta", fu uno dei più importanti centri commerciali tra XII e XIII secolo, quando i suoi mercanti svilupparono il commercio e il credito in tutta Europa.
    È conosciuta in tutto il mondo per i suoi vini, in particolare l'Asti spumante: ogni anno, a settembre, vi si tiene uno dei concorsi enologici più importanti d'Italia, denominato la Douja d'Or. Celebre è anche il suo Palio storico, manifestazione tra le più antiche d'Italia, che si svolge a settembre e culmina con una corsa di cavalli montati "a pelo" (senza sella).
    Negli ultimi anni ha assunto una notevole rilevanza a livello nazionale anche il Festival delle sagre astigiane, una manifestazione enogastronomica che si tiene ad Asti la settimana antecedente il Palio di Asti, dove oltre 40 pro loco della provincia di Asti propongono le loro specialità gastronomiche, accompagnate da vini DOCG astigiani, in un grande ristorante all'aperto, meta ormai di migliaia e migliaia di persone provenienti per l'occasione da tutta Italia.


    Geografia

    Asti si trova a circa 60 chilometri a sud-est di Torino, nella valle del fiume Tanaro il quale, dopo aver ricevuto gli affluenti Borbore, Valbrenta e Versa, la delimita a sud. La città sorge in mezzo a celebri colline, tra le Langhe e il Monferrato, famose in tutto il mondo per i loro vini ed è in una posizione favorevole quasi nel cuore del Piemonte.

    Clima

    Tutto il territorio astigiano si trova ad avere un clima particolare, protetto com'è dai rilievi da influenze sia mediterranee che atlantiche.
    Dai dati disponibili riguardanti la provincia, si rileva un aumento delle precipitazioni procedendo dal nord al sud e con l'aumentare dell'altitudine. La media calcolata negli ultimi trent'anni rivela che ad Asti cadono 667 mm di pioggia annui, contro una media nazionale di 970 mm e di 760 mm per la Pianura Padana.
    Il clima è caratterizzato da due periodi piovosi e due con minori precipitazioni. I massimi si verificano nel mese di Aprile e Novembre, con valori generalmente superiori in quest'ultimo mese; il minimo assoluto è registrabile in Gennaio, seguito da Agosto ed in alcuni anni da Luglio. I temporali estivi tendono ad essere pochi ma forti.
    L'inverno è caratterizzato da scarse precipitazioni e da temperature inferiori alla media regionale, soprattutto nei valori minimi. La temperatura media generale annuale dell'ultimo ventennio è 12,7 °C: il mese più caldo è luglio (+23,65 °C), mentre quello più freddo è gennaio (+0,7 °C).
    L'umidità media generale decennale in Asti è di 52,5 con minima del 42 in luglio e massima in gennaio con il 61.


    Situazione ambientale

    In base ai risultati scaturiti dalla XVI edizione di 'Ecosistema urbano' di Legambiente, Asti si colloca al 26º posto della graduatoria virtuosa in campo ambientale e dell'ecosistema, grazie al rapporto risultante dai valori delle PM10, della raccolta differenziata, e del rapporto di emissioni di CO2 per passeggero del trasporto pubblico.

    Storia

    Origini

    Asti fu edificata dai Romani (con il nome di Hasta Pompeia), sebbene la prima vera fondazione sia da ricondursi a popolazioni liguri che, in precedenza, avevano impiantato un villaggio proprio nella zona corrispondente all'attuale città. Alcune sezioni delle antiche mura sono ancora presenti nella parte settentrionale della città, e durante il XX secolo dei lavori di scavo hanno rivelato un'altra sezione delle mura romane nel centro della città.

    Medioevo

    Nei secoli prima dell'anno Mille, Asti è stata la sede di un ducato dei Longobardi e poi di una contea Carolingia.
    In seguito durante il Medioevo, Asti è stata un importante centro di scambi commerciali e bancari. È questo il periodo più felice per la città, che si abbellisce di numerose torri e caseforti e vede estendere il proprio potere su numerose città e paesi, come Bra, Villanova, Fossano, Nizza Monferrato, Ceva e Garessio. La cessione di Castello d'Annone da parte del vescovo il 28 marzo 1095 ai consoli dimostra l'esistenza del Comune indipendente già nell'XI secolo.


    Casanieri

    Nel periodo comunale, data la grande ricchezza della città, si era sviluppata la classe mercantile. Nacquero infatti proprio in quel periodo le "casane", istituti di credito su pegno. Praticamente i Casanieri prestavano somme di denaro, facendosi consegnare in garanzia terre e castelli. I mercanti astesi operavano in tutta Europa.

    Famiglie nobiliari
    Nel Medioevo le famiglie nobili si scontrarono spesso tra loro a causa della lotta tra guelfi e ghibellini.
    • Famiglie Guelfe: la fazione era capeggiata dai potentissimi Solaro/Solari e comprendeva anche le famiglie dei Malabayla, Garretti, Troja, Falletti, Ricci, Damiani.
    • Famiglie Ghibelline: capeggiate dai Guttuari, Turco, Isnardi (tutte e tre formavano il Consorzio dei De Castello), spalleggiate dagli Alfieri, Coppa, Scarampi, Catena, Buneo, Cacherano.
    • Famiglie Caroca (Raimondo Caroca) Console
    • I Roero e i Pelletta erano addirittura divisi internamente.

    L'area nord-occidentale della città, tra il centro e la cattedrale, è molto ricca di case di mercanti medievali e di palazzi, molti dei quali dotati di torri monumentali. Asti era nota come la città delle cento torri (sebbene il numero totale fosse di 120), molte delle quali sono ancora presenti tutt'oggi all'interno della cinta muraria.

    Nel 1312 il Comune di Asti si sottomise spontaneamente alla protezione del re di Napoli Roberto d'Angiò, nel 1349 acclamò quale signore Giovanni II Paleologo marchese del Monferrato, passando nel 1379 a Giangaleazzo Visconti, il quale la costituì in contea e nel 1387 la cedette ai duchi d'Orleans, quale dote per sua figlia Valentina Visconti, assieme al centinaio di terre, castelli e villaggi costituenti la sua antica Repubblica, che da quel momento fu definita orgogliosamente "Patria Astese".


    Età moderna

    Nel 1531 la Contea di Asti venne ceduta ai Savoia dall'Imperatore Carlo V, quale dote di nozze per sua cognata, Beatrice del Portogallo che sposò il duca Carlo III di Savoia. Da quel momento la città seguì le sorti dei Savoia.
    Il Ducato di Savoia divenne "Regno di Sardegna" nel 1720, anche se nei fatti ben poco cambiò, a cominciare dalla capitale che rimase a Torino.
    Nel 1797 Asti fu teatro di una grande rivolta, passata alla storia con il nome di "Rivoluzione Astese". Il 22 luglio ci fu una sommossa per la scarsità di grano ed il 28 venne proclamata la repubblica da Secondo Arò, Felice Berruti, Gian Secondo Berruti e Gioachino Testa. Il 30 le truppe realiste, appoggiate da contadini sandamianesi, rioccuparono la città e il 2 agosto fucilarono gli insorti.
    Dal 1800 al 1805 Asti divenne capoluogo del dipartimento francese del Tanaro.


    Età contemporanea

    Nel 1935 Asti divenne capoluogo di provincia, staccando il suo territorio dalla provincia di Alessandria.
    Durante la seconda guerra mondiale, dopo l'armistizio dell'otto settembre 1943 con gli Alleati, la Repubblica di Salò e l'occupazione germanica, Asti e il Monferrato vissero in pieno la guerra di resistenza, i bombardamenti anglo-americani, la guerriglia partigiana, la persecuzione degli ebrei, le deportazioni e i rastrellamenti.
    • Il 4 settembre del 1948 la città subì gravissimi danni e svariate vittime a causa di un'alluvione scatenata da pesanti nubifragi, che si concretizzò nell'esondazione di alcuni torrenti come il Borbore e il Tinella e del fiume Tanaro.
    • Il 6 novembre 1994 fu colpita da una nuova alluvione, dovuta allo straripamento dagli argini del fiume Tanaro.
    • Il 21 giugno 2012 subì un breve ma fortissimo temporale (una supercella secondo i meteorologi) che non causò fortunatamente gravi danni come nel '94 ma provocò una piccola alluvione in zone come: Piazza Marconi, Via Cavour, Corso Alfieri e Piazza del Palio. Furono calcolati danni all'agricoltura per milioni di euro e danni comunali per altrettanti euro dovuti ad alberi sradicati e strade bloccate dagli innumerevoli detriti portati dal forte vento.


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    Panorama di Asti visto da sud-ovest:
    in primo piano a destra la cupola
    della Madonna del Portone,
    al centro la Torre Comentina
    e la Torre Troyana, a sinistra
    la Chiesa di Santa Caterina
    e la Torre Rossa,
    all'estrema sinistra
    il campanile della Cattedrale
    ed i resti del Castelvecchio.

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    Il gonfalone


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    Cattedrale di Santa Maria Assunta

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    Veduta di Asti con la Collegiata
    di San Secondo - Antonio Bignoli
    nel 1857
    Araldica
    Con atto ufficiale del 5 luglio 1896, il Regno d'Italia riconobbe al Comune di Asti il suo stemma civico. Lo scudo è composto da una croce bianca in campo rosso. Allo stemma è sovrapposta la "corona comitale", cimata da 16 perle di cui 9 visibili. Allo scudo sono accostati "due rami di palma, decussati sotto la punta e legati di rosso". Il cartiglio sottostante riporta il motto latino: ASTE NITET MUNDO SANCTO CUSTODE SECUNDO, ovvero: "Asti rifulge nel mondo per merito del suo custode San Secondo".

    Luoghi di interesse

    Patrimonio architettonico

    Asti è, dopo Torino e insieme a Vercelli, una delle principali città d'arte del Piemonte in quanto custode di un ricco patrimonio artistico ed architettonico. La città in particolare presenta il più vasto patrimonio architettonico basso-medievale della regione, a memoria di quello che fu il più potente comune piemontese. Numerose sono le torri, le case-forti, le chiese, domus e palazzi.
    Del periodo romano, sono ancora presenti, la Torre Rossa, probabile vestigia della porta occidentale della cinta romana, la domus di Via Varrone e i resti dell'anfiteatro.
    Del periodo romanico di notevole interesse sono le cripte di Sant'Anastasio, San Secondo (VII secolo) in cui è conservato il corpo del patrono e san Giovanni. Nella zona orientale della città è possibile ammirare il complesso di San Pietro in Consavia, sede nel Medioevo del priorato gerosolimitano di Lombardia.


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    San Pietro in Consavia

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    Piazza Roma, monumento all'
    Unità d'Italia e Torre Comentina
    Del periodo basso-medievale fanno parte la cattedrale di Santa Maria Assunta, considerata la più importante cattedrale gotica del Piemonte,[senza fonte] la collegiata di San Secondo, dove sono custodite le reliquie del patrono della città, la chiesa parrocchiale di Viatosto, la chiesa di Santa Maria Nuova e la chiesa della Madonna del Portone, che conserva al suo interno la porta medievale di San Marco. Tra i principali edifici medievali, torri e case-forti medievali sono da citare palazzo Catena, palazzo Zoya, il palazzo del Podestà o del Comune, la torre Asinari, la torre Comentina, la torre e il palazzo Gazzelli, la torre De Regibus, la torre Guttuari, la torre e i palazzi Natta, la torre Quartero, la torre Solaro, la Torre Civica (torre Troyana). Inoltre nella zona nord occidentale della città è possibile ammirare un tratto delle antiche mura utilizzate per la difesa in epoca medioevale.Del periodo rinascimentale rimangono poche testimonianze architettoniche. La più importante è sicuramente palazzo Malabaila, che nel Cinquecento ospitò Luigi XII durante un suo soggiorno in città.

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    Monumento a Umberto I
    in piazza Cairoli detta
    "del Cavallo"
    • Del periodo barocco sono molti i palazzi e le chiese presenti ad Asti grazie anche al notevole impulso dato dalla presenza dell'architetto Benedetto Alfieri. Si evidenziano la chiesa di Santa Caterina, la chiesa di San Paolo, la chiesa di San Martino, la chiesa di San Silvestro, la chiesa di San Rocco, la chiesa confraternita della SS. Trinità e Sant'Evasio, la chiesa della Consolata e l'annesso monastero cistercense.
    • Tra gli edifici barocchi più importanti palazzo Ottolenghi, il Palazzo Civico, palazzo Mazzetti, palazzo Verasis-Asinari ed inoltre la chiesa ex Confraternita di San Michele e la ex chiesa di San Giuseppe.


    Monumenti celebrativi
    • Monumento a Vittorio Alfieri - 1862 - (piazza Alfieri)
    • Monumento ai caduti - 1930 - (piazza I maggio)
    • Monumento a Federico Cotti di Ceres - 1855 - (piazza S. Maria Nuova)
    • Fontana dell'Acquedotto di Cantarana - 1908 - (piazza Medici)
    • Monumento a Umberto I - 1903 - (piazza Cairoli)
    • Monumento all'Unità d'Italia - 1898 - (piazza Roma)
    • Monumento a Vittorio Emanuele II - 1884 - (giardini pubblici)
    • Monumento a Paolo Lugano - Bersagliere - 1986 - (piazza Lugano)


    Aree naturali

    In città vi sono alcune riserve naturali:
    • Riserva naturale speciale della Valle Andona, Valle Botto e Val Grande: oltre 300 ettari di ambiente naturale che si estende nella parte nord-occidentale della città nella località omonima, in una vasta area comprendente un ricco patrimonio fossilifero (conchiglie, coralli e altri fossili).
    • Riserva e Oasi WWF di Villa Paolina: situato alla periferia nord, è un parco di circa 10 ettari fatto di prati e siepi, collocati su di un pianoro a mezza collina, in un contesto assolutamente suggestivo. Nella zona circostante, sono presenti anche varie e particolari specie protette che si trovano all'interno del rifugio come il tasso, la volpe, la lepre, il riccio, il ghiro, scoiattoli e faina; uccelli (come picchio e upupa) ma anche diversi anfibi e rettili come la rana verde e il tritone crestato. È anche presente nella zona, un complesso di edifici realizzati in stile Liberty come la villa o il porticato, risalenti alla metà del XIX secolo.


    I Borghi e Rioni della città

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    La Cappella dei Palii
    La città di Asti è suddivisa in 14 "territori" che si rifanno alle competenze parrocchiali del 31 dicembre 1978.Vengono definiti "Rioni", i quartieri all'interno della prima cerchia delle antiche mura Duecentesche detta "dei nobili" e "Borghi", le circoscrizioni comprese in origine all'interno della seconda cerchia di mura Trecentesche detta "dei borghigiani".
    Queste 14 entità, ognuna con un proprio statuto ed ordinamento, partecipano alla vita sociale e religiosa della città che culmina nei festeggiamenti patronali di san Secondo e con la corsa dell'antico Palio.
    Con lo sviluppo urbanistico della città, alcune parrocchie periferiche, nell'ultimo ventennio si sono allargate e frazionate. Ecco di seguito i Rioni ed i Borghi della città con le suddivisioni parrocchiali.


    Tradizioni e folclore
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    Carnevale - Maschere della
    Famja astesan-a
    • A febbraio è presente il Carnevale della "Famija delle maschere astigiane", che ha radici nel XV secolo con le descrizioni del poeta Gian Giorgio Alione.
    Negli anni sessanta l'amministrazione comunale decise di riprendere l'aspetto più popolare e burlonesco del carnevale astigiano, al fine di rievocare la satira e le usanze popolari.
    Fu così che nacque la Famija d'le Maschere Astesane costituita dalle maschere caratteristiche della città, che rappresentavano i personaggio tipici dei borghi cittadini. La Famija oltre a partecipare ed animare le attività ludiche del periodo carnevalesco è impegnata anche nel sociale organizzando spettacoli e rievocazioni presso le strutture sanitarie e sociali di Asti e provincia.
    • Nella prima settimana di maggio si tengono i festeggiamenti per il santo patrono San Secondo, dopo i fuochi artificiali del primo lunedì di maggio, il giorno seguente avviene la celebrazione liturgica con l'offerta del Palio. Infine il mercoledì seguente, si tiene per tutto il centro storico della città la millenaria "fiera carolingia", che la tradizione fa risalire ad una concessione di Carlo Magno.
    • In autunno il "settembre astigiano" è caratterizzato da ben quattro manifestazioni che richiamano in città decine di migliaia di turisti. Si inizia nella seconda settimana di settembre con la Douja d'Or e il Festival delle sagre astigiane, per proseguire nella terza settimana di settembre con le manifestazioni del Palio di Asti, culminanti la domenica con l'antica corsa dei cavalli, per concludersi il quarto fine settimana di settembre con "Arti e Mercanti", un viaggio a ritroso nel tempo tra antichi mestieri, artisti e taverne.


    Persone legate ad Asti
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    Il monumento a Vittorio Alfieri,
    nella piazza a lui dedicata
    Letterati e giornalisti
    • Antonio Astesano, scrittore e poeta quattrocentesco, segretario di Carlo di Valois-Orléans
    • Giovan Giorgio Alione, scrittore cinquecentesco
    • Vittorio Alfieri, poeta e trageda
    • Paolo Brosio, giornalista, scrittore e conduttore, personaggio televisivo italiano
    • Bruno Gambarotta, scrittore, giornalista, conduttore televisivo e radiofonico italiano
    • Domenico Quirico, giornalista e inviato di guerra
    • Massimo Cotto, giornalista, scrittore e disc jockey
    • Giorgio Faletti, scrittore, comico e attore


    Musicisti e cantanti
    • Giacinto Calderara, casalese, compositore, per 54 anni maestro di cappella della cattedrale di Asti.
    • Angelo Gamba, tenore.
    • Paolo Conte, cantautore
    • Maurizio Lobina, musicista, compositore e membro degli Eiffel 65
    • Danilo Amerio, musicista e compositore,
    • Tiziana Fabbricini, cantante lirica
    • Valentina Valente, cantante lirica
    • Andrea Mirò, pseudonimo di Roberta Mogliotti, compositrice e musicista
    • Gianni Basso, direttore d'orchestra e compositore


    Architetti, pittori e scultori
    • Benedetto Alfieri, nato a Roma, ma figlio dell'astigiano Alessandro Alfieri Bianco, sindaco di Asti e principale ideatore del riassetto urbano della città nel XVIII secolo
    • Gandolfino da Roreto, pittore attivo tra Cinquecento e Seicento,
    • Gian Carlo Aliberti importante affrescatore barocco,
    • Giuseppe Maria Bonzanigo, scultore ed ebanista alla corte dei Savoia.
    • Giuseppe Morando, architetto


    Disegnatori di fumetti
    • Elena Pianta, nata ad Asti
    • Luigi Piccatto, nativo di Torino, vive ad Asti
    • Sergio Ponchione, nato ad Asti


    Scienziati
    • Francesco Vercelli, geofisico a cui si deve uno studio approfondito dei mari e della meteorologia, che dà inoltre nome ad un Liceo Scientifico della città,
    • Carlo Alberto Castigliano, autore di alcuni studi sui principi dell'elasticità
    • Michail Semënovič Cvet, botanico russo.


    Sportivi
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    Giovanni Gerbi negli anni '20
    • Giovanni Gerbi detto "il Diavolo Rosso", campione ciclista
    • Vincenzo (Cesin) Bosia, calciatore, portiere del Torino e della Nazionale
    • Matteo Paro, calciatore
    • Carlo Stradella, calciatore
    • Luca Garri, cestista
    • Rossella Giordano, marciatrice, 5ª ai Giochi Olimpici di Atlanta '96
    • Rinaldo Capello, pilota automobilistico, tre volte vincitore della 24 ore di Le Mans
    • Sergio Gonella, arbitro internazionale di calcio, che ha diretto le finali dei Campionati europei di calcio svolti in Germania nel 1974 e quella del Mondiale di Argentina del 1978
    • Alice Franco, nuotatrice, medaglia di bronzo ai campionati mondiali di nuoto 2011, nei 25 km in acque libere.


    Politici
    • Isacco Artom, diplomatico, uomo politico, senatore, fu segretario di Camillo Benso conte di Cavour
    • Giovanni Giuseppe Goria, Presidente del Consiglio e Ministro della Repubblica Italiana.


    Militari
    • Piero de Ponte, Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta
    • Simone Cavelli, maggiore pilota dell'Aeronautica Militare e membro della pattuglia acrobatica Frecce Tricolori


    Altro
    • Paolo De Benedetti, teologo e biblista italiano
    • Lina Borgo Guenna, Pedagogista
    • San Giuseppe Marello, per lungo tempo collaboratore dei vescovi di Asti e fondatore degli Oblati di San Giuseppe,
    • Guido Notari, annunciatore radiofonico
    • Lucio Pellegrini, regista
     
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0 replies since 21/11/2016, 16:46   111 views
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