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    Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato

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    Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato (The Hobbit: An Unexpected Journey) è un film del 2012, diretto, prodotto e sceneggiato da Peter Jackson. È la prima pellicola della trilogia de Lo Hobbit, antefatto della trilogia de Il Signore degli Anelli, sempre diretta da Jackson.
    Tratto dalla parte iniziale del romanzo Lo Hobbit e dalle Appendici de Il Signore degli Anelli di John Ronald Reuel Tolkien, il film è uscito, distribuito dalla Warner Bros, il 14 dicembre 2012 negli Stati Uniti d'America[2] e il 13 dicembre 2012 in Italia[3]. La pellicola è distribuita nelle sale in tre versioni differenti: 2D, 3D e 3D HFR.
    La trama è ambientata 60 anni prima della saga de Il Signore degli Anelli e vede un giovane hobbit, Bilbo Baggins, partire con tredici nani guidati da Thorin Scudodiquercia e lo stregone Gandalf il Grigio per cercare di riconquistare il regno di Erebor e il suo prezioso tesoro, entrambi conquistati dal drago Smaug. Fanno parte del cast Martin Freeman, che interpreta il protagonista Bilbo, Richard Armitage nella parte di Thorin e Sylvester McCoy in quella dello stregone Radagast il Bruno, ma ritornano anche alcuni interpreti della trilogia de Il Signore degli Anelli, come Ian McKellen (Gandalf) e Andy Serkis (Gollum).
    Le riprese del film, iniziate il 21 marzo 2011, sono terminate il 6 luglio 2012. In questo lungo arco di tempo, com'era accaduto per la trilogia de Il Signore degli Anelli, le riprese dei primi due capitoli sono state girate in concomitanza, e si sono svolte nuovamente in Nuova Zelanda[4].
    Il film ha ricevuto critiche miste rispetto alla trilogia de Il Signore degli Anelli, ma in compenso ha ottenuto un ottimo incasso al botteghino (più di un miliardo di dollari, cifra superiore a quella de La Compagnia dell'Anello e de Le due Torri[5]). Il film ha, inoltre, ottenuto tre nomination ai Premi Oscar 2013. Ha vinto un Oscar tecnico poche settimane prima della cerimonia degli Academy.


    Trama

    Poco prima dell'inizio dei fatti narrati ne Il Signore degli Anelli, l'anziano Bilbo Baggins è intento a scrivere le sue memorie nel Libro Rosso, in modo che suo nipote Frodo possa conoscere tutte le sue avventure. Nelle prime pagine del suo racconto, il vecchio hobbit comincia a narrare la storia del regno di Erebor, roccaforte del re dei nani Thrór e delle immense ricchezze qui conservate. Il regno di Thrór vive un lungo periodo di prosperità, fino all’arrivo del drago Smaug il quale, invaghitosi del tesoro di Erebor, dopo aver attaccato la vicina città di Dale, raggiunge il regno di Thrór e lo conquista, costringendo i nani alla fuga. Quel giorno, gli elfi del Reame Boscoso decisero di non aiutare Thrór in quanto il loro re, Thranduil, non avrebbe rischiato la vita dei suoi contro l'ira del drago. La storia si sposta nel momento esatto in cui Bilbo riceve la visita dello stregone Gandalf il Grigio, presentatosi davanti alla dimora dello hobbit per convincerlo a partire con lui per un'avventura. Bilbo, tuttavia, è riluttante all'idea e prega lo stregone di provare altrove. Quella sera, però, Bilbo riceve la visita di tredici nani e di Gandalf. Lo stregone, nonostante il parere contrario dello hobbit, lo recluta nella compagnia guidata da Thorin Scudodiquercia (il nipote di Thrór), il quale è intenzionato a riconquistare il regno dei suoi avi e scacciare l'usurpatore Smaug. Gandalf consegna a Thorin una mappa di Erebor, sulla quale vi è segnata un'entrata segreta sul fianco della montagna. Inoltre, lo stregone dona al nano anche l'unica chiave in grado di aprire quella porta ricevuta tempo prima da Thráin (il padre di Thorin). Bilbo, nonostante i rischi della missione, decide di seguire la sua parte "Tuc"[non chiaro], entrando a far parte del gruppo nel ruolo di "scassinatore". Sebbene Thorin dubiti fortemente delle capacità dello hobbit, il viaggio per la riconquista di Erebor comincia. In una delle prime notti del viaggio Kíli e Fíli spaventano Bilbo avvertendolo delle incursioni notturne degli orchi ma Thorin li rimprovera dicendo che non è cosa su cui scherzare. Balin, allora, racconta perché Thorin è così tanto ostile nei confronti degli orchi: quando dovettero fuggire da Erebor i nani pensarono di recarsi nell'antico reame dei nani, Moria; ma gli orchi li avevano preceduti e così ebbe inizio la battaglia di Nanduhirion dove Thrór fu ucciso e decapitato da Azog il Profanatore, il comandante degli orchi. Thráin invece scomparve, fatto prigioniero o ucciso nelle miniere di Moria. Thorin, però, vendicò la morte dei suoi familiari proteggendosi dagli attacchi di Azog con il ramo di una quercia (da questo deriva il suo soprannome) e amputandogli il braccio sinistro; Azog sarebbe apparentemente morto per le ferite riportate e i nani vinsero la battaglia con una vittoria amarissima perché i loro caduti superavano quelli degli orchi. Tuttavia nei pressi di Colle Vento un sopravvissuto Azog, essendo venuto a sapere di Thorin e della sua compagnia, decide di inseguirli. Il giorno seguente, in seguito ad un litigio con Thorin, Gandalf abbandona momentaneamente il gruppo. Quella stessa notte, la compagnia, avendo notato la sparizione di alcuni pony, viene catturata dai Troll Berto, Maso e Guglielmo. Bilbo tenta di impedire ai tre di mangiare i suoi compagni nani cercando di prendere tempo in attesa dell'alba, ma alla fine è Gandalf a salvare la situazione, esponendo i troll al sole e tramutandoli in pietra. Nella caverna dei troll il gruppo si impadronisce di alcune lame elfiche: Thorin prende con sé la spada nota con il nome di Orcrist (Fendiorchi), Gandalf entra in possesso di Glamdring (Battinemici), mentre Bilbo riceve dallo stregone un pugnale (che in seguito sarà noto come Pungolo) che risplende magicamente di una luce azzurrina in caso di presenza di Orchi o Goblin nelle vicinanze. Poco dopo il gruppo si imbatte nell'eccentrico stregone Radagast il Bruno, il quale informa Gandalf di una presenza malvagia che dimora a Dol Guldur, uno stregone umano noto come Negromante. Questa sinistra figura ha contaminato (con l'ausilio di ragni giganti e veleno) gran parte di Bosco Fronzuto, ormai conosciuto come "Bosco Atro". Inoltre, Radagast mostra a Gandalf una Lama Morgul, sottratta al Re Stregone di Angmar. Con questa prova, Gandalf sospetta che tale "Negromante" altri non è che Sauron in persona. Subito dopo, il gruppo è attaccato da alcuni Orchi a cavallo di mannari, inviati da Azog. Radagast si offre di depistarli, lasciando il tempo a Gandalf e ai suoi amici di raggiungere Gran Burrone attraverso un passaggio segreto. Quella sera, Elrond, signore di Gran Burrone (che prima, insieme ad altri elfi, aveva ucciso gli orchi), decifra la mappa di Thorin, spiegando che c'è realmente una porta segreta sulla montagna solitaria, ma che essa sarà visibile solo nel Dì di Durin. Il giorno seguente, Gandalf partecipa ad una riunione alla quale prendono parte anche Elrond, Galadriel (la dama elfica di Lothlórien) e il capo dell'ordine degli stregoni: Saruman il Bianco. Gandalf tenta di convincere i membri del consiglio del ritorno di Sauron, sotto le mentite spoglie di un Negromante. Infatti, Gandalf vuole evitare che Smaug e Sauron si aiutino a vicenda, ma Saruman è scettico, ritenendo che l'Unico sia ormai sconfitto. Inoltre, i membri del consiglio non sembrano appoggiare la missione di Thorin. Contro la volontà del Consiglio, Gandalf invia Bilbo e i Nani verso le Montagne Nebbiose, con l'intento di raggiungerli in seguito. Qui la piccola compagnia è quasi spacciata a causa di una lotta tra giganti di pietra, ma riescono miracolosamente a salvarsi e ad entrare in una grotta nelle montagne. A Gran Burrone, Galadriel incarica Gandalf di indagare sulla lama Morgul e sul Negromante, promettendogli il suo aiuto qualora lo chiedesse. Mentre sono intenti a riposarsi nella grotta, Bilbo e i nani vengono catturati dagli orchi delle Montagne Nebbiose: i Goblin. Mentre i nani sono portati al cospetto del loro capo, il Grande Goblin, Bilbo si separa dalla compagnia e, dopo lo scontro con un Goblin, cade in una caverna. Qui, lo hobbit incontra la creatura Gollum che, inavvertitamente, perde un anello dalla tasca. Bilbo lo raccoglie e subito dopo si ritrova faccia a faccia con Gollum. Questi fa una scommessa con Bilbo: se lo hobbit riuscirà a vincere al gioco degli indovinelli allora Gollum lo condurrà all'uscita, ma se sarà la creatura a vincere allora Bilbo verrà mangiato da lui. Nel frattempo, il Grande Goblin informa Thorin del fatto che Azog è ancora vivo e vegeto e che ha messo una taglia sulla testa del nano. Improvvisamente, Gandalf raggiunge i nani e li libera dalle grinfie dei Goblin e, dopo un lungo inseguimento per le gallerie della città dei Goblin, il Grande Goblin si para loro davanti, ma lo stregone lo uccide con Glamdring. Tutta la compagnia (incluso il cadavere del Grande Goblin) cade in un passaggio che conduce verso l'uscita. Poco lontano da lì, Bilbo vince la sfida, ma Gollum si rende conto di aver perso l'anello e capisce che è stato lo hobbit a rubarlo. Mentre i nani riescono a scappare con l'aiuto di Gandalf, Bilbo si infila senza volerlo l'anello di Gollum, diventando invisibile, e fugge dalle caverne decidendo di risparmiare la vita della creatura per pietà. Gollum, accecato dall'ira, giura di odiare Bilbo per sempre. Il gruppo dei nani si ricongiunge con Bilbo il quale è ormai deciso a liberare la casa dei nani dalle grinfie di Smaug. Sfortunatamente, il gruppo viene attaccato da alcuni orchi comandati dall'orco pallido (il quale aveva pedinato la compagnia) a cavallo del re dei Mannari. Mentre i nani si rifugiano sugli alberi per scampare agli orchi, Thorin attacca frontalmente Azog, ma viene sconfitto. Bilbo, allora, interviene in aiuto dell'amico e lo salva dalla furia dell'orco pallido, seguito da tutti gli altri nani che uccidono alcuni mannari e orchi. Improvvisamente arrivano le aquile, chiamate da Gandalf in precedenza, che salvano la compagnia conducendola alla Carroccia, un luogo sicuro. Qui, una volta ripresosi dalle ferite, Thorin si scusa con Bilbo per averlo sottovalutato e riconosce il suo coraggio. Il gruppo crede che il peggio sia passato, vedendo la Montagna Solitaria all'orizzonte, ma proprio in quel momento, immerso nel tesoro dei nani, Smaug si risveglia dal suo sonno.


    Personaggi

    Bilbo Baggins, interpretato da Martin Freeman (da giovane) e da Ian Holm (da anziano) e doppiato da Fabrizio Vidale (da giovane) e da Vittorio Congia (da anziano):
    è lo hobbit che parte con i nani per riconquistare Erebor. Personaggio rispettabile e con una scarsa propensione alle avventure, Bilbo si dimostrerà all'altezza del suo compito, mostrando un coraggio che nessuno, eccetto lo stregone Gandalf, aveva mai immaginato. Inoltre, è il narratore dell'intera vicenda: da anziano, ricorda infatti gli avvenimenti di oltre 60 anni prima.
    Gandalf il Grigio, interpretato da Ian McKellen e doppiato da Gigi Proietti:
    è lo stregone che organizza la spedizione dei nani e di Bilbo verso Erebor.
    Thorin Scudodiquercia, interpretato da Richard Armitage e doppiato da Fabrizio Pucci:
    è l'erede del Popolo di Durin e il capo della spedizione per riconquistare Erebor. Non crede nella capacità di Bilbo, ma dovrà ricredersi nel corso del film.
    Balin, interpretato da Ken Stott e doppiato da Carlo Valli:
    è un anziano guerriero che è sopravvissuto all'attacco di Smaug alla Montagna Solitaria. Ha molta fiducia in Thorin, ma nutre qualche dubbio sulla saggezza dell'impresa per riconquistare Erebor.
    Dwalin, interpretato da Graham McTavish e doppiato da Bruno Conti:
    è un nano forte e potente che ha una tendenza naturale a non fidarsi di chiunque non sia un nano, in particolare se si tratta di elfi[7].
    Kíli, interpretato da Aidan Turner e doppiato da Stefano Crescentini:
    è il fratello di Fíli, nipote di Thorin, nonché uno dei più giovani nani della compagnia.
    Fíli, interpretato da Dean O'Gorman e doppiato da Corrado Conforti:
    è il fratello di Kíli, nipote di Thorin, nonché uno dei più giovani nani della compagnia.
    Dori, interpretato da Mark Hadlow e doppiato da Roberto Stocchi:
    è un nano gentile e molto educato.
    Nori, interpretato da Jed Brophy e doppiato da Luigi Ferraro:
    è un nano furbo e scaltro.
    Ori, interpretato da Adam Brown e doppiato da Edoardo Stoppacciaro:
    è un nano timido e impacciato. In battaglia utilizza una fionda.
    Oin, interpretato da John Callen e doppiato da Andrea Tidona:
    è un lontano cugino di Thorin che si unisce a quest'ultimo sia per lealtà nei confronti dei suoi amici, sia perché dispone di una certa somma di denaro investita nell'impresa. Diventerà l'esperto guaritore della compagnia. Usa un padiglione acustico, perché sembra avere problemi d' udito. Indossa abiti marroni e ha una barba e capelli grigio-chiaro[9].
    Gloin, interpretato da Peter Hambleton e doppiato da Claudio Fattoretto:
    è un lontano cugino di Thorin che si unisce a quest'ultimo sia per lealtà nei confronti dei suoi amici, e perché dispone di una certa somma di denaro investita nell'impresa. Assieme a Bombur, Glóin è l'unico altro nano sposato della Compagnia (c'è stata una certa scarsità di nani femmina in generale). Sua moglie è nota per la sua bellezza, in particolare la sua barba. Glóin è il fiero padre di un giovane nano, Gimli, che finirà per entrare nella ben nota Compagnia dell'Anello[9].
    Bifur, interpretato da William Kircher e doppiato da Francesco Sechi:
    è, insieme ai suoi cugini Bofur e Bombur, uno dei pochi nani che non è legato alla dinastia nobile e reale di Durin. Discende da minatori di carbone e lavoratori del ferro[10]. È muto ed ha un frammento d'ascia orchesca conficcato nel cranio.
    Bofur, interpretato da James Nesbitt e doppiato da Antonio Palumbo:
    è, insieme a suo fratello Bombur e suo cugino Bifur, uno dei pochi nani che non è legato alla dinastia nobile e reale di Durin. Discende da minatori di carbone e lavoratori del ferro[10].
    Bombur, interpretato da Stephen Hunter e doppiato da Mauro Magliozzi:
    è, insieme a suo fratello Bofur e suo cugino Bifur, uno dei pochi nani che non è legato alla dinastia nobile e reale di Durin. Discende da minatori di carbone e lavoratori del ferro[10].
    Gollum/Smèagol, interpretato da Andy Serkis e doppiato da Francesco Vairano:
    è una strana creatura dalla doppia personalità incontrata da Bilbo mentre questi si era perso nelle caverne dei goblin.
    Elrond, interpretato da Hugo Weaving e doppiato da Luca Biagini:
    è l'elfo signore di Gran Burrone, l'ultima casa accogliente, che ospita i nani e Bilbo durante il loro viaggio e che decifra la mappa di Thorin.
    Saruman il Bianco, interpretato da Christopher Lee e doppiato da Omero Antonutti:
    è il capo dell'Ordine degli stregoni e del Bianco Consiglio. Non sembra credere a Radagast e Gandalf riguardo alla presenza del Negromante a Dol Guldur e non appoggia la spedizione dei nani per riconquistare Erebor.
    Galadriel, interpretata da Cate Blanchett e doppiata da Cristiana Lionello:
    è la dama elfica di Lothlorien.
    Radagast il Bruno, interpretato da Sylvester McCoy e doppiato da Bruno Alessandro:
    è uno stregone che vive al limitare occidentale di Bosco Atro. Si reca a Dol Guldur per indagare sul misterioso "Negromante" che dimora in quei luoghi. Non gode dell' ammirazione di Saruman, che sostiene esso usi funghi allucinogeni, che gli hanno ingiallito i denti.
    Azog il Profanatore, interpretato da Manu Bennett:
    è un orco gigantesco che si distingue dagli altri poiché ha la pelle bianca. Egli uccise Thrór, nonno di Thorin, e fu a sua volta sconfitto da quest'ultimo in battaglia, perdendo una mano. Azog, dunque, vuole vendicarsi del nano e cerca in tutti i modi di ostacolare ed uccidere la compagnia in viaggio verso Erebor.
    Il Grande Goblin, interpretato da Barry Humphries e doppiato da Gaetano Varcasia:
    è il sovrano dei Goblin che catturano i nani durante il loro viaggio verso Erebor.
    Frodo Baggins, interpretato da Elijah Wood e doppiato da Davide Perino:
    è il nipote di Bilbo e il futuro possessore dell'Unico Anello.
    Berto, doppiato in originale da Mark Hadlow (l'interprete di Bombur) e in italiano da Francesco De Francesco:
    è uno dei troll che catturano i nani nella foresta.
    Guglielmo, doppiato in originale da Peter Hambleton e in italiano da Gianfranco Salemi:
    è uno dei troll che catturano i nani nella foresta.
    Maso, doppiato in originale da William Kircher e in italiano da Francesco Meoni:
    è uno dei troll che catturano i nani nella foresta.
    Lindir, interpretato da Bret McKenzie e doppiato da Massimo Triggiani:
    è uno degli elfi al servizio di Elrond.
    Thrór, interpretato da Jeffrey Thomas:
    è il nonno di Thorin. Viene ucciso e decapitato da Azog.
    Thráin II, interpretato da Mike Mizrahi:
    è il padre di Thorin.
    Il Negromante/Sauron, doppiato in originale da Benedict Cumberbatch:
    è l'Oscuro signore di Mordor che ha preso segretamente residenza a Dol Guldur.
    Re Stregone di Angmar:
    è uno dei nove Spettri dell'Anello che affronta Radagast a Dol Guldur.
    Yazneg, interpretato da John Rawls:
    è uno degli orchi al servizio di Azog.
    Smaug, doppiato in originale da Benedict Cumberbatch:
    è il drago usurpatore di Erebor che da molto tempo è rimasto inattivo ma adesso si è risvegliato.


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    Lista aggiornata
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    Ciao benvenuto/a!!!!!!!!!!!!
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    Lista aggiornata.
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    Lista aggiornata.
    Aggiunta Monica Spears.
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    Monica Spears





    Vittima di una rapina in vacanza, mentre era nei Caraibi col marito. E' morta così, Monica Spear Mootz, ex miss Venezuela e nota in Italia perché protagonista di Pasion prohibida, telenovela in onda su Rai2. La coppia era lungo la strada che collega Puerto Cabello e Valencia: secondo la stampa locale, la donna aspettava il soccorso stradale, con il marito e la figlia di cinque anni, dopo che l'auto su cui viaggiavano era rimasta in panne. La piccola sarebbe rimasta ferita. Nata a Maracaibo nel 1984, Monica Spear è stata incoronata Miss Venezuela nel 2004 e ha partecipato a Miss Universo 2005 a Bangkok, piazzandosi al quinto posto. Ha raggiunto la popolarità con le telenovelas Mi prima Ciela, La Mujer Perfecta e Pasion prohibida. Proprio in questa fiction, l'ex miss impersona Bianca e ha debuttato in queste ore su Rai2, in esclusiva e in prima visione italiana. "Siamo costernati dalla notizia della morte della protagonista, arrivata proprio mentre stava andando in onda", dice Angelo Teodoli, direttore di Rai2, che proporrà fino a giugno le 107 puntate della telenovela.



    Edited by michey@ - 8/1/2014, 23:12
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    Ciao Milena ,benvenuta nel forum,io sono Michey piacere!!!!!!!!
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    Ciao Andrea benvenuto!!!!
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    Benvenuto/a nel forum,auguri anche a te.
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    Ciao benvenuto/a nel forum io sono Michey. e tu?
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    Mi ricordo che prima di Beautiful davano Fame-Saranno famosi il telefilm ,dopo Beautiful Quando si ama e poi buio totale!!!!!!!!!!!!!
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    Ciao Federica benvenuta nel forum io sono Michela e adoro Betty la fea!!!!!!!!!!!!
2633 replies since 25/3/2011
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