Corrado Mantoni

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    CORRADO

    corradomantoni

    Corrado Mantoni, in arte semplicemente Corrado (Roma, 2 agosto 1924 – Roma, 8 giugno 1999), è stato un conduttore televisivo italiano. Insieme a Mike Bongiorno è considerato uno dei padri fondatori della radio e della televisione italiana fin dalla sua nascita.

    Biografia
    Nacque a Roma, il 2 agosto 1924 da genitori di origine marchigiana, il padre era tipografo e pubblicista, la madre maestra elementare. Dopo aver conseguito la maturità classica al liceo classico Mamiani di Roma, si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza dell'università, che abbandonò dopo poco tempo perché attratto dal palcoscenico, già calcato dal fratello maggiore Riccardo Mantoni, regista e doppiatore

    La carriera radiofonica e teatrale
    Agli inizi degli anni quaranta iniziò così a lavorare per la radio americana in Italia, il Psychological Warfare Branch (PWB), poi per l'EIAR, che in seguito divenne la RAI. Grazie alla buona cultura e alla perfetta pronuncia, venne scelto come annunciatore.
    Fu lui il primo annunciatore radiofonico italiano a diffondere notizie storiche come quelle della fine della Seconda guerra mondiale, della nascita della Repubblica Italiana e della morte di Trilussa. Collaboratore dei Cinegiornali dell'epoca, in quel periodo lavorava al fianco di giornalisti come Luca Di Schiena e Sergio Zavoli.
    Parallelamente alla carriera radiofonica, muoveva i primi passi come attore e doppiatore, seguendo le orme del fratello Riccardo. Come nome d'arte scelse "Corrado", suggeritogli da Carlo Romano, anch'egli attore e doppiatore (tra gli altri di Jerry Lewis), negli anni in cui vi erano conduttori come Silvio Gigli, e dopo poco tempo era già popolarissimo, grazie alla sua eleganza ed ironia.
    A differenza di molti colleghi, era schivo, non collezionava gaffes e parlava un italiano semplice, corretto e misurato, con padronanza dei congiuntivi e una non comune conoscenza di vocaboli.
    Grazie alla sua popolarità, nel 1949 venne scelto come primo presentatore a comparire in TV[senza fonte], alla Triennale di Milano, quando le trasmissioni, ancora sperimentali, duravano pochi minuti. Portò nel 1953 sul grande schermo il suo personaggio di divo dello spettacolo, nel film Café Chantant di Camillo Mastrocinque. In quegli anni si sposò per la prima volta con Luciana Guerra, dalla quale ebbe un figlio, Roberto, e da cui divorziò nel 1972, anno in cui iniziò la relazione con quella che sarebbe diventata la sua seconda moglie solo nel 1996, Marina Donato.
    Negli anni cinquanta, per un decennio, fu l'unico presentatore ufficiale, categoria nata con lui, della radio italiana. Contribuì a lanciare Alberto Sordi e lavorò con Nino Manfredi, definì reuccio della canzone italiana Claudio Villa.
    Portò i suoi spettacoli nelle piazze e nei teatri italiani. Nella sua compagnia vi furono, fra gli altri, Alberto Talegalli, Nilla Pizzi, Tino Scotti, Oreste Lionello, Teddy Reno, Mario Scaccia, Fiorenzo Fiorentini. Partecipò inoltre a molti film, interpretando se stesso per Luchino Visconti e altri famosi registi, lavorando anche con Marcello Mastroianni, Aldo Fabrizi e Walter Chiari. Fra i successi radiofonici: Oplà, in cui sostituì Mario Riva e ne fu subito indicato come erede


    La carriera televisiva
    Passò in televisione negli anni sessanta, dopo aver sperimentalmente trasmesso i suoi programmi radiofonici in TV, come fu per il programma Rosso e nero, in cui aveva come valletta Sophia Loren, e ospitò tra gli altri Danny Kaye e Gregory Peck. Diventò il conduttore ufficiale delle più importanti manifestazioni italiane: concerti, premiazioni, Miss Italia. Condusse numerose trasmissioni, di cui alcune entrate di diritto nella storia della televisione: L'amico del giaguaro, Controcanale in cui lavorò con Guglielmo Zucconi ed ebbe come partner Abbe Lane e l'orchestra di Xavier Cugat, La prova del nove (1965) abbinata alla Lotteria di Capodanno, Il tappabuchi (1967) con Raimondo Vianello, Su e giù (1968), A che gioco giochiamo? (1969).
    Per oltre quaranta anni fu l'archetipo della conduzione radiotelevisiva insieme a Mike Bongiorno ed Enzo Tortora. Presentò due tra le migliori edizioni di Canzonissima negli anni settanta, ossia Canzonissima 1970 e Canzonissima 1971, entrambe con Raffaella Carrà. Il sodalizio artistico con la popolare show-girl fu talmente fortunato da ricostituirsi nel 1982 per la terza edizione di Fantastico: la relativa finale, da lui presentata in diretta, è una delle ultime col massimo ascolto raggiunto.
    Nel 1974 condusse il Festival di Sanremo nonché la penultima edizione di Un disco per l'estate. Inventò e condusse, dal 1976, Domenica In, conduzione che, dopo tre fortunatissime edizioni, gli fu sottratta; il titolo del contenitore, da lui pensato e lanciato, è ancora utilizzato negli anni duemila.
    Oltre alla creatività e alla professionalità di conduttore e intervistatore, Domenica In permise a Corrado di dimostrare le proprie capacità nella recitazione, grazie alle scenette in cui fece di volta in volta da spalla, in diretta, ad attori quali Klaus Kinski, Georges Descrières, Robert Powell, Vittorio Gassman; ospitò artisti come Sergio Leone, cantanti come Franco Califano, Domenico Modugno, i Matia Bazar, i Village People, i Pooh, Rino Gaetano, introdusse eventi culturali nell'intrattenimento puro ospitando le compagnie teatrali, per la prima volta in studio, e attori come Carmelo Bene, ballerini come Elettra Morini, cantautori come Tony Cucchiara, divulgatori scientifici come Piero Angela e tanti altri. Lanciò da questa trasmissione, in Italia, Julio Iglesias e intervistò il dottor Christiaan Barnard, chirurgo che eseguì il primo trapianto cardiaco su un uomo.
    Nel 1978, mentre era alla guida della sua autovettura, fu coinvolto in un gravissimo incidente stradale, dal quale si salvò, riportando ferite che lo costrinsero però a sottoporsi a vari interventi chirurgici. Anche la sua collaboratrice, la soubrette Dora Moroni, passeggera sull'autovettura, rimase gravemente ferita e dovette essere sottoposta a una rischiosa operazione alla gola per recuperare la possibilità di parlare, con una conseguente lunghissima degenza.
    Dopo aver lavorato anche per la TV della Svizzera italiana (TSI), dal 1982 Corrado passò alle reti Mediaset, e ne inaugurò gli studi di Roma. Tra i suoi programmi più famosi sono da ricordare Il pranzo è servito e La corrida: quest'ultimo, remake televisivo della fortunata omonima trasmissione radiofonica condotta dallo stesso Corrado dalla fine degli anni sessanta, è considerato il suo cavallo di battaglia. Fu programmato in tutte le stagioni, dall'estate fino alla grande sfida autunnale. In due edizioni (1996 e 1997), presentandolo, riuscì a vincere la guerra degli ascolti nel confronto con il varietà abbinato alla Lotteria Italia[1]: i sorpassi furono storici e indussero la RAI a correre ai ripari e i critici a studiare il fenomeno. Ma non vanno dimenticate trasmissioni come Ciao Gente e Buona domenica. È stato, oltre che l'ideatore di alcune fra le storiche trasmissioni della radio e della televisione, un talent scout: ha portato al successo Dario Ballantini, Neri Marcorè, senza contare le numerose soubrette che lo hanno affiancato nei cinquantacinque anni di carriera. Ideò il Rally canoro che portò in giro per l'Italia, ove scoprì diversi talenti, fra cui Dora Moroni. Corrado è stato anche autore di quasi tutte le sue trasmissioni, per le quali, in tale veste, usava lo pseudonimo Corima. Fu il primo presentatore a diventare anche autore dei propri testi e regista in campo dei propri programmi.
    Nel corso della sua carriera ricevette numerosi complimenti da parte di celebri "addetti ai lavori": fu apprezzato da Vittorio De Sica e da Totò, che lo soprannominò "Lo scognomato" a causa del solo nome di battesimo usato come nome d'arte; venne stimato da Umberto Eco (che di lui però disse: "Corrado è l'Italia, perciò l'Italia lo ama") e infine fu difeso da Indro Montanelli sul Corriere della Sera quando vi furono interpellanze parlamentari a causa della frase che pronunciò in TV, ovvero "L'Italia è una repubblica fondata sulle cambiali".
    Negli anni novanta condusse per sette anni consecutivi il Gran Premio Internazionale dello spettacolo, di cui rimane ancora il presentatore del maggior numero di edizioni. Indimenticabili i suoi duetti con Mike Bongiorno, suo rivale, su cui Corrado riusciva sempre a dominare con elegante ironia, nei loro rari incontri televisivi.
    Uomo riservato e schivo, lontano da coinvolgimenti con la politica, Corrado coronò una carriera durata cinquantacinque anni, lavorando ininterrottamente e rimanendo sempre alle vette del successo. Si congedò dal grande pubblico durante l'ultima puntata della sua Corrida, nel dicembre del 1997, quando recitò una poesia di commiato con gli occhi visibilmente lucidi, all'insaputa di tecnici e produttori.
    È morto a Roma l'8 giugno 1999 all'età di 74 anni, a seguito di una neoplasia polmonare[2]. È sepolto nel Cimitero Flaminio di Roma. Nel 2004, la città di Roma gli ha intitolato una via nella zona della Bufalotta


    Pubblicazioni
    ...e non finisce qui, Corrado Mantoni e Piero Magi, Mondadori, 1999.
    Filmografia
    Attore, nella parte di se stesso, in:
    Bellissima, regia di Luchino Visconti (1951)
    L'eterna catena, regia di Anton Giulio Majano (1952)
    Café Chantant, regia di Camillo Mastrocinque (1953)
    Premio Nobel con Totò, regia di Daniele D'Anza, Bruno Corbucci e Sandro Bolchi (1967)
    I.A.S. - Investigatore allo sbaraglio, regia di Stefano Vicario (1999) (anche sceneggiatore)


    Doppiatore di:
    Robert Alda in Omicidio, regia di Felix Jacoves (1949)
    Richard Carlson in Le miniere di re Salomone, regia di Compton Bennett e Andrew Marton (1951)
    Scott Forbes in Tortura, regia di Crane Wilbur (1951)
    King Donovan in Cantando sotto la pioggia, regia di Stanley Donen, Gene Kelly (1952)
    James L. Brown nella prima edizione del telefilm Rin Tin Tin (1954)


    Voce narrante in:
    Sexy, regia di Renzo Russo (1962)
    Le motorizzate, regia di Marino Girolami (1963)
    La donna degli altri è sempre più bella, regia di Marino Girolami (1963) (non accreditato)


    Discografia
    Brani scritti ed eseguiti da Corrado
    In confidenza, 1976 di Corima
    Il leone, 1978, di Corima, Stefano Jurgens, Gianni Meccia, Bruno Zambrini 1978
    Charlie è una lenza, di Corima, Bruno Zambrini, Gianni Meccia, Stefano Jurgens 1979
    Carletto 1982 di Stefano Jurgens, Corima, Romano Bertola, 1982 vincitore di un Disco d'Oro
    Sei contento, papà? di Stefano Jurgens, Corima, Romano Bertola, 1983
    Ritmo salsa di Corima, Roberto Pregadio 1996

    Brani scritti da Corrado, in collaborazione, per altri artisti
    Marisa Del Frate, Anche se tu 1965 di Aldo Buonocore, Corima, Giulio Perretta
    Paul Anka, Deve Essere La Nostra Estate 1966 di Corima, Marcello De Martino, Giulio Perretta
    Sandra Mondaini, Come una trottola 1966 di Corima, Giulio Perretta, Edoardo Vianello
    Robertino e Bruno Venturini 'A Canzona 1967 di Corima e AA. VV.
    Rita Pavone, Ci vuole poco 1967 di Corima, Giulio Perretta, Franco Pisano
    Little Tony, Tante Prossime Volte 1968 di Corima, Marcello De Martino, Giulio Perretta
    Carmen Villani, Non prenderla sul serio 1968 di Corima, Marcello De Martino, Giulio Perretta
    Jimmy Fontana, A che gioco giochiamo? 1969 di Guido Castaldo, Corima, Marcello De Martino, Franco Torti
    Dora Moroni, Ma... Se... 1977 di Nello Ciangherotti, Corima, Giulio Perretta
    Dora Moroni, Felice 1977 di Nello Ciangherotti, Corima, Giulio Perretta
    Patrizia Pellegrino, Beng!!! 1981 di Pino Calvi, Corima, Stefano Jurgens, Sergio Paolini, Stelio Silvestri

    Collaborazioni di Corrado
    Corrado racconta... narratore delle favole più famose per la RCA Labels (anni settanta)
    Spettacoli e tournée
    Rosso e nero (anni cinquanta) nei teatri italiani
    Cinquemila lire per un sorriso, (1950-1960)
    Festival di Genova dalla Sala Primavera di Genova (1968)
    Rally canoro, (1970 - 1982) (trasmesse alcune serate in TV dalla RAI)
    musical sullo stile di Jesus Christ Superstar, (1975) (trasmesso in TV dalla RAI)
    Spettacoli natalizi di beneficenza per gli orfani (Villaggio Don Bosco a Tivoli)

    Trasmissioni
    Radio
    1944 - annunciatore ufficiale delle edizioni principali del Giornale Radio
    1945 - 1950 realizzatore, con Luca Di Schiena, e doppiatore di inchieste e servizi giornalistici
    1945 - Radio Naja
    1945-1960 - Sorella Radio
    1949 - Oplà
    1951-1954 - Rosso e nero
    1955 - Corrado fermoposta
    1956 - Corrado otto e mezzo
    1957 - Rosso e nero n° 2
    1957 - Il successo
    1957 - Due parole e tanta musica
    1958 - Programmissimo
    1958 - La trottola
    1959 - Il traguardo degli assi campionato per cantanti presentato con Antonella Steni
    1961 - Disco magico
    1968-1980 - La corrida
    1974 - Che passione il varietà
    1980 - La mia voce per la tua domenica
    1980-1981 - Corradodue


    Televisione

    1949 - Triennale di Milano (trasmissione sperimentale)
    1954 - Rosso e nero
    1960 - 1961 - Controcanale
    1961 - 1963 - L'amico del giaguaro
    1963 - Canzonissima finale
    1964 - Cordialmente dall'Italia
    1964 - Volti della TV in passerella per il decennale delle trasmissioni
    1964 - 1989 - Un'ora per voi (RSI)
    1965 - La prova del nove
    1965 - 1966 - La trottola
    1966 - Fede e avvenire
    1966 - Un disco per l'estate
    1967 - Festival di Napoli
    1967 - Il tappabuchi
    1968 - Su e giù
    1969 - A che gioco giochiamo?
    1970 - Canzonissima
    1970 - Un disco per l'estate
    1971 - Canzonissima
    1972 - Un'ora per voi
    1972 - 1974 Un disco per l'estate
    1974 - Festival di Sanremo
    1976 - 1979 - Domenica in
    1981 - Gran Canal
    1982 - Rally canoro
    1982 - Fantastico
    1982 - 1990 - Il pranzo è servito
    1983 - Ciao Gente
    1984 - Buon Natale
    1985 - Buon Anno
    1985 - Buona Domenica
    1985 - 1986 - Capodanno al Grand Hotel
    1986 - 1997 - La corrida
    1988 - 1500 ma non li dimostra - Speciale Il pranzo è servito
    1989 - 1996 - Gran Premio Internazionale dello spettacolo
    1990 - Buon compleanno Canale 5
    1991 - 40 anni di TV Sorrisi e Canzoni
    1998 - Partecipazione a I tre tenori
    1998 - Ultima apparizione: partecipazione come ospite a Carràmba! Che fortuna
    1999 - Trasmissione postuma della puntata pilota della fiction: Ias, investigatore allo sbaraglio


    Trasmissioni TV scritte da Corrado per altri conduttori, con lo pseudonimo Corima
    1990-1993 - Il pranzo è servito
    1992-1993 - La cena è servita
    1993-1994 - Sì o no?
    1996-1998 - Tira e molla
    1997 - Il gatto e la volpe


    Pubblicità

    testimonial di Poste Italiane (1967)
    testimonial dei prodotti Mira Lanza (1979)


    Riconoscimenti
    1983 Chianciano Premio Critica radiotelevisiva Miglior presentatore con Fantastico
    1985 Telegatto Miglior quiz TV con Il pranzo è servito
    1990 Telegatto Personaggio maschile dell'anno
    1991 Telegatto Personaggio maschile dell'anno
    1994 Telegatto per i 50 anni di carriera in TV
    1998 Telegatto Trasmissione dell'anno con La corrida


    Parole, detti e momenti memorabili
    19 marzo 1978, ore 14 circa - All'inizio di Domenica In, puntata immediatamente successiva al rapimento di Aldo Moro e all'uccisione di cinque uomini della sua scorta da parte delle Brigate Rosse, il giorno della Domenica delle Palme, Corrado aprì la trasmissione, con un discorso improvvisato, di grande efficacia e di perfezione stilistica e sintattica, in cui non fece cenno ai terroristi e alla politica, invitando tuttavia gli italiani alla calma e alla compostezza e auspicando che, "per quanto grave sia stata l'offesa, lo Stato e la democrazia non avrebbero subito nessun colpo mortale". Il ministro dell'Interno, Francesco Cossiga, gli telefonò personalmente e lo ringraziò per l'equilibrio delle sue parole.
    4 novembre 1995, ore 22 circa - Durante La corrida, il programma è interrotto da un'edizione straordinaria del telegiornale che annuncia l'assassinio, ad opera di un militante dell'estrema destra israeliana, del Premier Yitzhak Rabin, Premio Nobel per la pace. Corrado riprende la diretta, cancella i balletti e gli stacchetti ameni del programma e prosegue con grande professionalità e sobrietà sino al termine, dopo aver improvvisato un esemplare e misurato encomio per il leader israeliano che aveva pagato con la vita il suo impegno a favore della pace nel mondo basato su un equo dialogo col popolo palestinese.
    1997 In un'intervista rilasciata ad Alain Elkann su La Stampa, del 26 ottobre, alla domanda se cinquantatré anni di carriera gli fossero sembrati un attimo fuggente, Corrado rispose: "La stessa vita è un attimo fuggente. Ma sto filosofeggiando. Ognuno di noi dovrebbe farsi un esame di coscienza e non dirsi 'sono bravo' a meno di non essere un Charlie Chaplin, un Roberto Rossellini, un Vittorio De Sica: pochi di noi possono lasciare un segno nella vita dello spettacolo come per esempio ha fatto Ettore Petrolini, che continua ad aleggiare su ciascuno di noi che conduciamo o scriviamo programmi. Penso che se dall'aldilà vedessi scritto 'Via Corrado Mantoni', su una strada, mi verrebbe da ridere perché credo che, passato il mio momento, la gente se ne scorderà.".
    Racconta Maurizio Costanzo che Corrado, alludendo alla propria morte, gli disse: "Io sono più grande di te. Se ti dovesse capitare di commemorarmi, ti prego, fallo senza fronzoli."


    Trasmissioni su Corrado
    1999 - Solo Corrado di Enrico Mentana
    2000 - Novecento di Pippo Baudo
    2002 - Il grande Corrado di Marco Giusti
    2008 - Corrado... e basta! da La Storia Siamo Noi di Giovanni Minoli
    2009 - Corrado Mantoni da Vite Straordinarie di Elena Guarnieri
    2011 - Figu Album di persone notevoli, un programma di Peter Freeman e Alessandro Robecchi
    2011 - Destini Incrociati su Corrado e Roberto Pregadio, un programma di Radio 24


    Encomi

    Alberto Bevilacqua ha scritto:
    "Corrado è sincero, da sempre. Ha preso la TV per ciò che è, con quel tanto di rassegnazione, senza velleità, capricci, inutili voli pindarici. Il video è un carrozzone che va avanti traballando sulle sue vecchie ruote, sulle sue strade di sempre. Anche chi crede di portare novità stravolgenti, spremendole da un intellettualismo d'accatto, si rivela più patetico dei quieti professionisti. Vedere Corrado amministrare il suo programma comporta, da un lato, la stima per la sua umile sapienza televisiva, dall'altro, il sentirsi complici in quel sorriso popolare che si va perdendo".

    Umberto Eco ha scritto:
    “Lo sguardo attonito può voler dire “non capisco” ma anche “capisco tutto e non me la fai”. Ciò che conta è che attraverso lo sguardo attonito il discente impari a trarsi d’impaccio. Corrado è l’Italia. E l’Italia lo ama.”

    Enzo Biagi ha scritto:
    "Sono contento del successo di Corrado, non solo perché mi è simpatico ed è bravo, ma perché è un esempio di carattere e di coerenza. È rimasto sé stesso: non si è adeguato. Ed è un inno alla normalità perché esprime sentimenti comuni e non soffre di protagonismo... Mi piace Corrado perché non ha subito le mode, le ondate, che hanno accompagnato la storia di quell'elettrodomestico, come lo chiamava Eduardo De Filippo, che è diventato un appuntamento con le notizie e con lo svago. Corrado non ha seguito gli urlatori, non ha dato retta agli inventori della rissa con telecamera incorporata, non ha fatto uso delle parolacce per attrarre l'attenzione: è il signore di buona famiglia, come avrebbe detto Novello coi suoi disegni, che conosce le buone maniere. Corrado non cerca delle vittime ma dei complici: non è mai crudele, scherza, non combina beffe. Ha rispetto degli altri, specie dei più indifesi: sa che sta facendo un gioco, un programma, e non sta mandando in onda il giudizio universale. Non è l'immagine della bonomia, ma della tolleranza: anche quando gli capita tra le mani lo scemo del villaggio non lo fa esibire in qualche straziante chicchirichì...".
    L'allora presidente del Consiglio dei ministri, Massimo D'Alema, appena saputa la notizia della morte di Corrado, diramò un comunicato nel quale espresse il dolore della Nazione per la perdita di una delle voci più autorevoli e rappresentative, nel campo dello spettacolo e della cultura, del nostro Paese.



    Edited by michel@ - 26/8/2011, 00:35
     
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  2. flavia64
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    un grande
     
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    grande persona che ammiravo moltissimo..lo ricordo ne" il pranzo e' servito" e la mitica "corrida"!!!
     
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  4. joy.wow
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    mitico..davvero un grande della televisione!!!!!!!!!!!!!!!! mi è spiaciuto tanto quando seppi la notizia della sua scomparsa,adoravo i suoi programmi soprattutto la corrida e il pranzo è servito.. ce ne fossero di più di professionisti così!!!!!


    :ciao: :ciao: :ciao:







     
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  5. giuliana1971
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    un grande della tv italiana!
     
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  6. monianight
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    grandissimo!!!!
     
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  7. ciquinchira
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    Lo ricodo con molto affetto quando ero piccola non perdevo una sola puntata della sua corrida, per ridere delle sue buffissime facce...
     
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  8. samygio
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    era un grande,la sua corrida era davvero divertente e non perdevo nemmeno una puntata
     
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    un grande della tv italiana, ma quando presentava la corrida non mi piaceva il modo in cui prendeva in giro i concorrenti.
     
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    Grande professionista Corrado..un signore d'altri tempi! Adoravo anche " Il pranzo è servito " che mi accompagnava ogni giorno mentre pranzavo...
     
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    Ero piccola quando seguivo la sua Corrida e mi faceva ridere tanto anche senza parlare!Rimasi veramente male alla notizia della sua morte....Davvero unico!
     
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  12. mbasca
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    corrado...un mito!!!
     
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  13. Pis7681
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    Bravissimo!
     
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    CITAZIONE (joy.wow @ 6/11/2011, 12:09) 
    mitico..davvero un grande della televisione!!!!!!!!!!!!!!!! mi è spiaciuto tanto quando seppi la notizia della sua scomparsa,adoravo i suoi programmi soprattutto la corrida e il pranzo è servito.. ce ne fossero di più di professionisti così!!!!!


    :ciao: :ciao: :ciao:

    Davvero Joy! Hai detto proprio bene...Corrado era un professionista come pochi..Ma all'epoca avevano tutt' un altro stile, c'è poco da fare!
     
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    Un grandissimo era un vero signore della tv italiana
     
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