Film made in Bollywood: che ne pensate?

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  1. LaMari93
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    Salve a tutti! Spero sia la sezione giusta, mi scuso in anticipo se ho sbagliato.. e aggiungo anche per la lunghezza del post boxed3_h4h

    Qualche tempo fa, in uno di quei pomeriggi in cui ti va solo di poltrire sul divano perchè in preda al caldo, decisi di vedere un film. Mi ricordai che mi era piaciuto molto "La Sposa dell'Imperatore", un film indiano trasmesso da Rai 1 e Rai Movie due o tre volte, e lo scaricai. Nel cercare però mi imbattei nella versione originale (Jodhaa Akbar) distribuita nei cinema Indiani e, con grande stupore, notai che durava 4 ore contro le 2 della versione italiana. Mancava praticamente mezzo film! :ph34r:

    La prima domanda che mi feci fu "Che cos'è che la Rai mi ha impedito di vedere?"
    Sono decisamente una tipa molto curiosa, quindi mi procurai i sottotitoli in italiano e lo vidi: rimasi shockata. Erano stati eliminati pezzi di storia, non scene futili e poco importanti. Chiarimenti di carattere storico, altri personaggi, intrighi e tradimenti. La Rai ha praticamente lasciato solo il minimo indispensabile per capire la storia d'amore tra Jalal e Jodhaa. Il film è comunque bello, ma l'originale lo è di più. Molto, molto di più. E' più significativo, ha molto più spessore e mostra di più la bravura dei due attori protagonisti.

    La seconda domanda fu "Quindi anche gli altri film trasmessi nel ciclo Le Stelle di Bollywood (che ho visto all'epoca con grande piacere) sono ridotti a spezzatino?"
    Purtroppo mi sono resa conto di si. E quelli che ho avuto il piacere di vedere, seppure stagliuzzati qui e là, sono solo una parte infinitesimale del totale che l'industria cinematografica indiana produce. Poteva mai essere soddisfatta la mia curiosità a questo punto? Direi proprio di no. Volevo vedere se tra quei film che nel nostro paese non sono mai arrivati ce ne erano altri belli almeno quanto Jodhaa Akbar. E proprio da questa coppia di attori che mi aveva aperto le porte dell'India sono partita: lui, Hrithik Roshan, e lei, Aishwarya Rai.

    Insieme hanno recitato in 3 film: Dhoom 2 ("Boom 2" - 2006), Jodhaa Akbar ("Jodhaa la grande" - 2008) e Guzaarish ("L'istanza" - 2010). Avendoli visti tutti e tre ho notato con grande piacere che danno vita a personaggi totalmente diversi. E sono bravi, molto bravi, in tutti e tre i casi. Vedi i personaggi, non gli attori vestiti in modo diverso, come spesso accade in molti film, anche americani ed italiani.
    Ho scoperto che in India per avere successo oltre che a recitare bene devi saper ballare altrettanto bene, perchè in quasi ogni film, per esprimere le emozioni dei personaggi o spiegare una situazione, usano scene di ballo e di canto. E questi due oltre ad essere bellissimi (lui è chiamato il Dio greco dell'India e lei è stata Miss Mondo 1994) e ad essere ottimi attori, ballano bene, eccome! (lui soprattutto, balla anche meglio del corpo di ballo).

    Con Dhoom 2 ti viene voglia di alzarti dal divano e ballare insieme a loro, e le canzoni ti entrano subito in testa. Quasi inizi a muoverti senza accorgertene! E, a parte ciò, la trama è accattivante e in un paio di punti mi ha lasciata col fiato sospeso.
    “A” è un ladro di fama internazionale che ha compiuto numerose rapine senza lasciare alcun indizio. Le autorità affidano il caso a Jai e Ali, assolutamente determinati a porre fine all’attività criminale di “A”, che però riesce a farsi beffe dei due poliziotti. Nell’impresa viene aiutato dalla bellissima ladra Sunehri. Jai però non si rassegna e con Ali insegue “A” e Sunehri a Rio de Janeiro.

    Video

    Jodhaa Akbar l'ho già in parte descritto, ma lascio comunque la trama. Non capisco perchè mi devo sorbire filmoni come Ben Hur divisi in due parti e queste pellicole devono essere per forza mutilate. Non si potrebbe fare la stessa cosa?
    Il successo politico non conosceva limiti per l’imperatore Jalaluddin Muhammad Akbar. Dopo essersi assicurato il dominio sull’Hindu Kush, il suo impero si estese dall’Afghanistan al golfo del Bengala e dall’Himalaya al fiume Narmada. Attraverso un’abile miscela fra diplomazia, intimidazione e forza bruta, Akbar vinse la fedeltà dei Rajput. Questa fedeltà però non era universale. Maharana Pratap e molti altri rajput avevano sempre considerato Akbar come un “semplice” invasore straniero. Maharana Pratap aveva inoltre vietato i matrimoni fra i rajput che avevano dato le loro figlie in spose ai mughul. Al fine di rafforzare ulteriormente i suoi rapporti con il popolo rajput, Akbar sposa Jodhaa, coraggiosa principessa rajput, figlia del re Bharmal di Amer. Tuttavia Jodhaa è molto risentita del fatto di essere stata ridotta ad una mera pedina politica all’interno di un matrimonio di convenienza e odia Akbar. La più grande sfida per Akbar sarà quella di riuscire a conquistare l’amore di Jodhaa. Dovrà inoltre guardarsi le spalle dalla sua stessa famiglia.