Notizie generali dal mondo

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    Coppia in luna di miele terrorizzata in ospedale: «Doveva essere una bellissima giornata e invece tre dei nostri compagni di viaggio sono morti»



    «Doveva essere una bellissima luna di miele.... la nostra luna di miele... ». Non hanno nemmeno 30 anni, gli sguardi ancora pieni di terrore. Lui con la maglietta macchiata di sangue e una benda dietro la testa. Lei con la voce ancora tremante a distanza di ore dalla scioccante avventura che ha messo fine al loro viaggio di nozze. Sono tra i fortunati scampati al terribile schianto del bus di turisti italiani che, diretto alle cascate del Niagara, ha finito la sua corsa tra le verdi colline della Pennsylvania, travolto da un autoarticolato. Tre i morti, uno era l'autista.

    Incontriamo la coppia nel pronto soccorso del Pocono Medical Center di Stroudsburg, un villaggio immerso nel verde nella regione della Pocono Mountain, 150 chilometri a nordovest di New York e a 35 chilometri dal luogo dell'incidente. Insieme a loro un gruppetto di altri quattro, cinque turisti italiani anche loro sporchi di sangue, visibilmente provati e in attesa di essere medicati e di effettuare i controlli del caso. Tutti erano partiti la mattina prestissimo da New York per quella che doveva essere un'allegra e bellissima gita in uno dei posti più spettacolari del mondo, le cascate del Niagara. «Eravamo felici, ci aspettava una bella giornata. Era la nostra luna di miele, ci siamo sposati venerdì scorso...». L'accento è del nord, ma non facciamo in tempo a chiedere la provenienza che veniamo affiancati dal personale della sicurezza dell'ospedale che ci invita energicamente a guadagnare l'uscita: «State violando la legge. I pazienti hanno diritto alla privacy». Poco dopo, però, sul piazzale dell'ospedale arriva il portavoce della struttura, Joseph Roche. «Quello che posso dire - ci spiega - è che le tre vittime sono state dichiarate decedute sulla scena dell'incidente». Al Pocono sono state ricoverate in tutto nove persone, alcune delle quali già dimesse. Tutte con ferite lievi. «Solo un paziente aveva una ferita grave alla testa ed è stato trasportato in un centro specializzato dove i medici valuteranno se operarlo», afferma il portavoce. Gli altri feriti - in tutto una decina su 14 turisti italiani a bordo del pullman - sono sparsi in diversi ospedali della zona. Ai turisti ricoverati sono stati offerti cibo e la possibilità di passare la notte in uno degli alberghi dell'area. Una zona altamente turistica con una grande ricettività alberghiera. A molte ore di distanza sul luogo dell'incidente - sulla Interstate 380, vicino alla località di Tobyhanna - si vedono ancora pezzi di pneumatici e di lamiere. I lavori per sgombrare la strada dai mezzi pesanti protagonisti dello scontro non sono stati facili. Per il pullman della Academy Bus che trasportava il gruppo Alpitour partito da Milano Malpensa non c'è stato scampo. Nemmeno il tempo di frenare. Due autoarticolati - secondo le prime ricostruzioni dei soccorritori sulla scena - si sarebbero urtati ed uno di loro avrebbe all'improvviso invaso la carreggiata opposta. Impressionante la scena delle lamiere contorte del bus, tra le quali molti dei turisti - raccontano i vigili del fuoco - sono rimasti intrappolati per almeno due ore.
    Giovedì 4 Giugno 2015, 02:01 - Ultimo aggiornamento: 02:03
     
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  2. flavia64
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    una vera tragedia!
     
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    Poverini che tragedia!
     
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    Che tragedia
     
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    Cina, rubano due cani per macellarli: pestati per 9 ore dalla folla inferocita



    È stato un incubo senza fine quello vissuto da due uomini che si sono pentiti amaramente di aver rubato due cani a Shaping, nella provincia di Hunan, in Cina.
    Sorpresi alle 7 del mattino mentre portavano via i due animali che avevano ucciso per mangiarli o per rivenderne la carne, sono stati pestati in modo brutale per nove ore consecutive dagli abitanti del villaggio e immobilizzati con i due cani morti legati addosso a loro.

    Quando nel pomeriggio la polizia è arrivata sul posto, gli agenti hanno affrontato la folla inferocita che si stava ancora accanendo sui due e hanno detto a chiare lettere che quel tipo di giustizia sommaria era inaccettabile. Poi, mentre stavano per portare via i ladri, sono stati fermati dagli abitanti del villaggio che hanno preteso una cifra pari a 150mila euro in cambio degli "ostaggi". Di fronte al rifiuto degli agenti, intorno alle 16, la folla è passata all'attacco lanciando pietre e rompendo con mazze di ferro i finestrini dell'auto della polizia, mentre alcune persone si sono stese sotto il veicolo per impedire che i ladri venissero portati via. In quella situazione incandescente, i poliziotti hanno tentato di spiegare nuovamente che quegli atteggiamenti erano contro la legge, ma sono stati subissati da raffiche di fischi e di insulti.

    La situazione è tornata alla normalita solo alle 18, quando sul posto sono intervenute le alte autorità dell'Ufficio di pubblica sicurezza e dei funzionari provinciali, che hanno sottolineato come gli agenti abbiano agito correttamente e come abbiano mostrato moderazione nei confronti della popolazione inferocita. Tratti in salvo i due ladri, che sono ora sotto la custodia della polizia, sul caso è stata aperta un'inchiesta: le autorità hanno infatti messo sotto accusa molti abitanti del villaggio per il pestaggio e per l'aggressione ai poliziotti.
    Domenica 7 Giugno 2015, 15:25 - Ultimo aggiornamento: 17:59
     
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    bastardi!!hanno fatto bene a pestarli,io avrei fatto lo stesso o anche peggio
     
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    Inghilterra, bimba di 11 mesi uccisa dal cane mentre i genitori dormono: arrestato il padre



    Chloe King e il suo compagno Lee Wright si erano appisolati davanti alla tv guardando un film sul divano al piano terra della casa. Nel frattempo la figlia della donna, Ava Jayne Corless, 11 mesi, veniva uccisa dal cane di famiglia che si è scagliato sul suo corpo lasciandole addosso ferite mortali: ora Lee è stato messo sotto accusa perché deteneva un animale di una razza vietata nel Regno Unito.

    Era febbraio e Chloe, 21 anni, aveva fatto addormentare la piccola Ava cullandola tra le braccia. Poi l’aveva portata al piano superiore della loro villetta di Blackburn, in Inghilterra. Le aveva dato un bacio sulla fronte ed era tornata in soggiorno per vedere un film con il compagno. Ma poco dopo i due sono caduti in un sonno profondo e si sono svegliati solo qualche ora più tardi per scoprire la tragedia che era successa. Il cane di Wright aveva rotto il laccio che lo teneva legato in cucina, era salito al piano di sopra e si era scagliato sulla culletta di Ava. Quando Chloe è entrata in camera da letto, la piccola era in un lago di sangue. Inutile la corsa in ospedale, dove Ava è morta poco dopo: secondo un esame post mortem la bambina aveva una ferita aperta sul collo, contusioni ed escoriazioni sulla testa, il petto e il collo. La gabbia toracica era gravemente danneggiata, aveva fratture costali multiple e un polmone perforato.

    La mamma e il compagno, in un primo momento, sono stati arrestati con l'accusa di abbandono di minore e omicidio colposo. Poi la ragazza è stata rilasciata. «Non potrò mai dimenticare quel momento – ha raccontato Chloe – Il cane nella stanza da letto, il sangue sulla mia bambina, la corsa in ospedale. Mi sembrava tutto un incubo ma purtroppo non lo era».

    In tribunale adesso si sta cercando di valutare se il cane di Wright fosse un pitbull terrier, il cui possesso è vietato nel Regno Unito: se così fosse dovrebbe risponderne davanti ai giudici. L'uomo ha negato l'accusa dicendo che l'animale gli era stato venduto come un bulldog americano. Adesso non resta che determinare la razza del cane: intanto in tribunale si è scatenata una “guerra” tra veterinari dell'accusa e della difesa per determinare se si tratti o no di un cane vietato dal Dangerous Dogs Act del 1991.
    Martedì 9 Giugno 2015, 16:27 - Ultimo aggiornamento: 21:02
     
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  8. flavia64
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    povera bimba...
     
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    fatto bene cosi' imparano!!!
     
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    Hanno creato il finimondo!! Capisco la loro rabbia, anche io mi sarei aggregata alla folla e pestati ma addirittura rivoltarsi contro le autorità, mi pare alquanto eccessivo!!
     
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    Povera bambina :( Ma perché tenere un cane legato in casa??? E poi si sa, i cani si sentono sente infastiditi dai bambini e bisogna sempre fare attenzione quando se ne hanno in casa.
     
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    Mi dispiace molto povera piccola. .
     
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    Usa, sparatoria in un centro commerciale a Seattle: uccise quattro donne, grave un uomo

    La polizia cerca l'assassino che ha sparato a Burlington, nel reparto cosmetici di Macy's. Di nazionalità ispanica, ha contattato la polizia e l'ha minacciata. Dall'inizio dell'anno a oggi nello Stato di Washington, 20 persone sono state uccise in omicidi di massa

    SEATTLE - La polizia ha diffuso la foto dell'uomo che ha sparato in un centro commerciale di Burlington, il 'Cascade Mall', a circa 105 chilometri da Seattle, uccidendo quattro donne e ferendo gravemente un uomo. La sparatoria si è verificata alle 19, ora locale. L'uomo, che dalla foto sembra essere giovane, armato di fucile è entrato all'interno di Macy's, nel reparto di cosmetici.

    Si tratta, secondo le prime ricostruzioni, di un ragazzo di origini ispaniche vestito di scuro, con una maglietta grigia e pantaloni corti, al ginocchio. Secondo i media locali, la polizia avrebbe ricevuto diverse chiamate da qualcuno che diceva di essere l'autore della sparatoria. L'Fbi di Seattle scrive su Twitter che non ci sono segnali di altri attacchi imminenti e pianificati nello Stato di Washington.

    Il centro commerciale 'Cascade Mall' è aperto dal 1990, secondo il sito web ufficiale. È il classico mall americano, al chiuso, con ristoranti, un cinema e vari negozi, tra cui J.C. Penney, TJ Maxx, e Macy. Quest'ultimo attacco segna il sesto omicidio di massa nello Stato di Washington. A scriverlo è il sito di Gun Violence Archive (Gva), organizzazione non profit che fornisce informazioni e statistiche sui crimini legati alle armi da fuoco negli Stati Uniti. Il Gva definisce omicidio di massa sparatorie con almeno quattro tra morti e feriti.
    Dall'inizio dell'anno a oggi, indica il sito di Gva, 20 persone sono state uccise nello stato di Washington e altre sette sono rimaste ferite in omicidi di massa (incluso il Cascade Mall). A livello nazionale i morti dall'inizio dell'anno sono 10.574, mentre i feriti sono 21.984.

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    L'addio a Peres: "È stato un grande del mondo"



    Il primo ministro Benjamin Netanyahu stringe la mano al presidente palestinese Abu Mazen: "Gli obiettivi sono prosperità e pace con i nostri vicini". Anche Obama alle esequie: "Ha forgiato la storia". E avverte: il popolo ebraico non è nato per governare un altro popolo":
    "UN GRANDE del mondo". Nel suo discorso funebre, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha ricordato così l'ex presidente israeliano Shimon Peres, di cui sono in corso le esequie. "La forza è solo un mezzo, ma il fine è la pace", ha detto il premier Benyamin Netanyahu. "Nel Medio Oriente in tumulto in cui solo i forti resistono, non si raggiungerà la pace se non garantendo la nostra potenza. Ma gli obiettivi - ha aggiunto indicando il presidente palestinese Abu Mazen, seduto in prima fila, al quale aveva stretto la mano prima di iniziare il suo discorso - sono la prosperità e la pace, per noi e per i nostri vicini". Per Abu Mazen è la prima visiata a Gerusalemme dal 2010.
    "Shimon - ha continuato Netanyahu - si è innalzato ad altezze incredibili. E' stato un grande uomo di israele; è stato un grande uomo del mondo. Israele è in lutto per lui, il mondo è in lutto per lui, ma noi troviamo conforto in ciò che ci ha lasciato, e così fa il mondo intero".

    Anche il presidente americano Barack Obama, atterrato questa mattina in Israele per ripartire nel pomeriggio, ha preso la parola per uno degli elogi funebri: "Shimon ha forgiato la storia di Israele e ha mostrato che il cuore dell'ideale sionista sono giustizia e speranza", ha detto. Ma "la presenza del presidente Abu Mazen ci ricorda che il cantiere della pace è un'incompiuta. Il popolo ebraico non è nato per governare un altro popolo. Non credo che Peres fosse un ingenuo, Israele ha vinto tutte le guerre ma non quella maggiore: quella di non aver più bisogno di vincere".

    Presenti anche altri leader del mondo, tra cui il presidente del Consiglio Matteo Renzi, l'Alto rappresentante Ue Federica Mogherini e il principe Carlo d'Inghilterra. L'ex premier ed ex presidente israeliano, premio Nobel per la pace, sarà sepolto al cimitero nazionale del monte Herzl, a ovest di Gerusalemme.
    Per i funerali decine di strade chiuse e ottomila agenti schierati. Circa 70 paesi sono rappresentati alle esequie, un segno del rispetto che Peres, 93 anni, acquisì nel tempo, passando da falco militarista a sostenitore della pace. Circa 50mila persone sono sfilate ieri davanti alla bara di quello che è considerato l'ultimo padre fondatore di Israele, esposta di fronte alla Knesset.
    Tra coloro che hanno porto il loro omaggio l'ex presidente Usa Bill Clinton: nel 1993 fu il promotore degli accord di pace di Oslo tra israeliani e palestinesi che valsero il Nobel a Peres, al premiar Yitzakh Rabin e al capo dell'Olp Yasser Arafat.
    Pronunciano elogi funebri anche Clinton, il presidente israeliano Reuven Rivlin, il premier Benjamin Netanyahu e il presidente del parlamento Yuli Edelstein. Parleranno anche lo scrittore Amos Oz, i due figli e la figlia di Peres. L'ultimo evento di questa portata furono nel 1995 i funerali di Rabin, assassinato da un estremista israeliano contrario alla pace. Peres sarà sepolto accanto a lui, che fu il suo rivale politico.

    Peres è morto mercoledì a seguito delle complicanze di un ictus per il quale era ricoverato dal 13 settembre.
     
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    Francia, orrore nel campo profughi di Calais: traduttrice violentata



    Una interprete dell'emittente France 5, che accompagnava un giornalista in un reportage nella "giungla" di Calais, il campo migranti nel nord della Francia, è stata violentata la notte scorsa. Secondo quanto emerso dalla procura, la donna, una 38enne di origini afghane e traduttrice di lingua pashtu, sarebbe stata violentata sotto la minaccia di un coltello. L'autore dello stupro sarebbe stato aiutato da altri due aggressori, tutti migranti.
    Aggrediti giornalista e interprete e minaccaiti con un coltello - La troupe di France 5 stava girando di notte, fra le 2 e le 3, quando è stata aggredita da 3 afghani, stando a quanto affermato dalle vittime. All'inizio gli aggressori hanno tentato di rubare il materiale televisivo, poi uno dei tre ha violentato l'interprete minacciandola con un coltello. Il giornalista e l'operatore venivano tenuti a distanza, anche loro sotto la minaccia di un'arma.

    La troupe stava preparando da mesi un'inchiesta sui minorenni che vivono da soli nel campo di Calais. I tre aggressori sono ricercati.

    Giustizia francese approva sgombero della "jungla" di Calais - Intanto è arrivato il via libera della giustizia francese allo sgombero del campo profughi di Calais: il tribunale amministrativo di Lille ha dato il proprio assenzo all'evacuazione, respingendo così il ricorso presentato la settimana scorsa da 11 associazioni umanitarie critiche rispetto alle modalità dell'operazione. Secondo i media, l'evacuazione dovrebbe cominciare lunedì.
     
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31 replies since 4/6/2015, 06:46   61 views
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