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.In arrivo la nuova 'tassa sulla morte'
In questi giorni la 12esima Commissione permanente ‘Igiene e sanità‘ del Senato sta esaminando, sta esaminando la proposta di legge che dovrebbe, tra le tante novità in materia di disciplina delle attività funebri, introdurre la cosiddetta tassa sulla morte.
In buona sostanza, le spese funebri, al momento esenti, diverrebbero assoggettabili ad Iva. Ma le modifiche in materia si estendono anche ad altri ambiti. In particolare si stabiliscono parametri e requisiti necessari per le imprese funebri.
La proposta
Il testo, che vede come primo firmatario Stefano Vaccari (Pd), si pone più di un obiettivo. Anzitutto intende definire i soggetti che possono operare nel settore funebre. Tra i suoi propositi anche quello di riorganizzare la tipologia di operatori privati e riordinare il sistema cimiteriale.
Il punto più spinoso, però, è sicuramente la lotta all’evasione fiscale. Proprio per questo l’intervento è stato definito ‘necessario’. Come viene indicato nella relazione: “In più parti d’Italia l’attività funebre e cimiteriale si è deteriorata divenendo oggetto di indagini di organi di polizia o della magistratura e le cronache. Quasi ogni settimana, infatti, si documentano reati o raggiri messi in atto da operatori sanitari o da imprese funebri ai danni delle famiglie.”
La tassa sulla morte e l’art.21
Tra gli articoli che hanno scatenato maggiore polemica, sicuramente l’art. 21. Qui si tratta, nello specifico, il tema trattamento fiscale delle spese funebri e cimiteriali. Attenendosi sempre al testo, si “prevede, in coerenza con la direttiva 2006/112/CE del Consiglio del 28 novembre 2006 relativa al sistema comune d’imposta sul valore aggiunto, il superamento dell’attuale esenzione per alcuni servizi ed il loro assoggettamento all’Iva ad aliquota ridotta“.
Ciò che mette in evidenza l’art. 21 è l’introduzione nuove forme di tassazione. Le spese funebri (attualmente esenti) sarebbero assoggettabili a Iva con aliquota del 10% ed elevamento della soglia di detrazione dall’Irpef, compensata dalla previsione di forme assicurative specifiche riguardanti l’ambito funebre e dall’estensione della cifra detraibile sulle spese funebri per il 50%.
Insomma, molti già parlano di un vera e propria ‘tassa sulla morte‘, poiché si prevede un contributo fisso per ogni funerale e per ogni operazione cimiteriale a pagamento, pari a 30 euro, stimati ogni anno in base al tasso di rivalutazione monetaria rispetto all’anno precedente. Quest’ultimo sarà utilizzato per coprire oneri per la vigilanza. In questo sarà compreso anche controllo circa l’osservanza delle norme per le attività funebri nel proprio territorio.
Nuovi obblighi di imprese e comune
Non sfuggono agli esattori i comuni, a cui sarà imposta una quota del gettito annuale della Tasi (non inferiore al 20%) in presenza nel territorio di cimitero con caratteristiche monumentali.
Le spese più esose forse saranno destinate alle imprese funebri. Queste saranno sottoposte a onerosi requisiti per rimanere sul mercato. Ad esempio, per una determinata soglia di funerali annua, queste dovranno dotarsi di 3 mezzi funebri di proprietà, 6 necrofori assunti a tempo indeterminato e un direttore tecnico. Oltre i 1.000 funerali all’anno, invece, i mezzi saranno 4 e i necrofari 12, sempre con la presenza del direttore tecnico.
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come ha detto Fiorello:"lasciateci morire gratis" . -
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Che schifo... 
Prima o poi introdurranno persino una tassa sull'aria che respiriamo.. -
.Che schifo...
Prima o poi introdurranno persino una tassa sull'aria che respiriamo.
Prima o poi arriveremo anche a quella tranquilla!. -
giuliana1971 .
User deleted
non se ne puo piu.. . -
flavia64 .
User deleted
già . -
giuliana1971 .
User deleted
notizia strana! .
In arrivo la nuova 'tassa sulla morte' |
